TRADIRA’ IL CENTRODESTRA L’ARCHITETTO FABIO DOMINICI? O SEGUIRA’ IL MOTTO DI “UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO”? E RIPORTERA’ FORZA ITALIA NELLA COALIZIONE DELLE LISTE DI CENTRODESTRA PER UNA VITTORIA CERTA, SPECIALMENTE CON L’AIUTO DELL’EX SINDACO LUCA DI FIORI CHE E’ RIMASTO A SOSTENERE IL CANDIDATO DI CDX CREMONINI?
Al momento il centrodestra è unito e compatto se pur con l’assenza di Forza Italia, che sembra andare allo sbando ad Ardea per mancanza di un coordinatore di centrodestra vanificando tutto il lavoro ed il raggruppamento di persone forziste realizzato da Vincenzo Cari. E’ dell’ultimo momento la notizia trapelata che, chi oggi detiene lo scettro locale di Forza Italia che purtroppo, non è più Vincenzo Cari, vuole portare il simbolo della moderna destra del Cavaliere a sinistra con il Pd e con il M5S ed una lista civica capeggiata da un ex candidato a sindaco ed attuale consigliere uscente di estrazione del PD, se non addirittura non presentarla. I candidati ex forzisti eletti più volte in passato in questa lista starebbero per aderire a quello che credono essere lo schieramento vincente quale la nuova armata “Brancaleone” composta da M5S, PD, D.C., (non è però escluso un ripensamento degli stessi componenti la lista D.C.) a cui si dovrebbe unire l’architetto Fabio Dominici che era un aspirante a sindaco con una lista propria. Così che il gruppo dei forzisti che fanno capo a Dominici e ad un èx candidato a sindaco della prima uscita in Ardea della lista forzista e di un ex consigliere forzista che questa volta non è riuscito ad essere eletto. Un tradimento che se dovesse accadere l’On. Antonio Tajani dovrà dar conto non soltanto a Berlusconi ma anche al popolo di Ardea del perché non hanno presentato la lista madre quale quella di F.I. . Ora si spera nel buon senso dell’architetto Fabio Dominici e in quello del suo amico Luca Di Fiori quest’ultimo, coerentemente è rimasto a sostenere il prescelto candidato a sindaco per il centrodestra Maurizio Cremonini detto Fabrizio e suo ex vicesindaco. Il richiamo sembra essere quello delle sirene “corse” di portare il simbolo del fondatore del centrodestra a sinistra o addirittura lasciarlo fuori dai giochi. Del resto oggi ad Ardea e non solo, la sinistra ormai ha perso i propri valori e la propria dignità politica calpestata da senatrici come la vice presidente del Senato Paola taverna, (ricordiamoci come definì il PD, e non solo lei) una sinistra di cui non si sa più se è carne o pesce, una sinistra quale quella del PD, capeggiata ad Ardea dall’uomo dei più simboli politici sotto i quali ha partecipato a diverse competizioni elettorali e se pur eletto all’opposizione, è stato l’occulto alleato dei sindaci di centrodestra. Ora la cittadinanza di centrodestra che ad Ardea ha una sua roccaforte, spera nel saggio architetto, affinchè, le anime del centrodestra siano veramente tutte unite nel vecchio motto dei moschettieri francesi. O che il Senatore Fazzone inserisca il simbolo nella coalizione di centrodestra insieme alla Lega, F.d’I., Cambiamo con Toti, e lista Sgarbi.
Luigi Centore