L’incarico, in scadenza ai primi di novembre, lo lega ora al mandato del commissario D’Attilio. In scadenza la mobilità per tre nuovi istruttori. Il potenziamento dell’organico della Municipale rimane un’urgenza
di Riccardo Toffoli
Massimo Giannatonio continua ad essere comandante della Polizia Municipale, dirigente del VII settore del Comune di Aprilia. Dipendente da tanti anni nel corpo della Polizia Municipale di Aprilia, uomo da sempre considerato rispettoso delle istituzioni e dei ruoli che ha ricoperto. Con Giannantonio il comando di viale Europa ha sicuramente trovato stabilità in tutti questi anni. Dopo la “vicenda” Marini, l’ex comandante liquidato il 30 novembre 2017, per circa un anno il comando di viale Europa era rimasto senza un “capo”. Le funzioni solo ufficialmente erano state attribuite al segretario generale. Chi cercava di coordinare le attività era il capitano Sergio Gentile e la buona volontà di tutti i componenti del corpo ha mandato avanti con dignità il lavoro quotidiano e straordinario. Massimo Giannantonio è nato ad Avezzano, abruzzese, il 21 agosto 1966. A sei anni si è trasferito ad Aprilia con la famiglia. “Ricordo che ho fatto qui la prima elementare –ci raccontava in un’intervista del 2018- mio padre era stato assunto alla Sebal, un’azienda che produceva le scatolette per la Simmenthal. Lavorava insieme al papà di Rocco Giannini”. Rocco Giannini era ex dirigente del primo settore del Comune, affari generali. La famiglia Giannantonio ha dato il suo bel contributo alla crescita della città. La sorella Anna Maria noto avvocato apriliano, è presidente dell’associazione avvocati di Aprilia. Massimo Giannantonio è entrato nel corpo di Polizia municipale di Aprilia nel 1991 sotto il comando Zompi. La sua impronta gli è rimasta sicuramente nella visione ligia, onesta e ferrea del lavoro. Nel 2002 viene promosso al grado di maresciallo. Nel 2004 partecipa al concorso interno e viene promosso a tenente. Laureato in giurisprudenza, Giannantonio tenta la scalata dirigenziale. Nel 2010 viene voluto dall’allora sindaco D’Alessio come comandante del corpo. Posto che ricopre per circa due anni: dal 14 maggio 2010 al 31 dicembre 2011. Dal 2012 al 2018 è capo di gabinetto, con funzioni dirigenziali, del sindaco Terra nonché vicesegretario comunale. Nella seconda esperienza amministrativa, Terra ha preferito mantenere un profilo più “politico” per il ruolo di capo di gabinetto e così dal primo luglio 2018, Massimo Giannantonio era rientrato in servizio nel primo settore, così come era stato inquadrato dall’allora sindaco Domenico D’Alessio che lo aveva spostato dalla Polizia Municipale agli uffici di piazza Roma. Poi dopo un avviso pubblico e una prova tecnica con colloquio, il Sindaco Terra il 1 ottobre 2018 gli affidava il comando della Polizia Municipale e la relativa dirigenza per tre anni. Nel 2021 sempre il sindaco Terra ha promosso un interpello interno. Il nuovo decreto sindacale di incarico a Giannantonio aveva durata triennale e appunto è andato in scadenza l’11 novembre scorso. Il commissario straordinario Paolo D’Attilio, vista la scadenza dell’incarico, ha indetto una procedura d’interpello interno il 25 ottobre scorso per comparazione curriculare e colloquio attitudinale. L’11 novembre, sulla base della valutazione effettuata, ha individuato sempre Massimo Giannantonio per l’incarico di dirigente della Polizia Locale. Il decreto ufficiale di nomina è il 5 del 12 novembre scorso. La durata dell’incarico è legata al commissario prefettizio. Infatti si legge nel decreto: “detto incarico decorre dalla data odierna e fino al termine del mandato conferito al Commissario Straordinario”.
LE NUOVE SFIDE DELLA POLIZIA MUNICIPALE
Le nuove sfide del comando sono tante e, vista la ricaduta sulla città in termini di sicurezza e di ordine pubblico, sono importantissime. In un recente incontro con il commissario straordinario e la Cisl a luglio scorso, erano già emerse delle situazioni di forte criticità. Prima di tutto l’organico. Attualmente in servizio presso il comando di viale Europa ci sono 31 unità. Nel 2014, quindi 10 anni fa, erano 42. Pensionamenti, passaggi negli uffici e mancate assunzioni, hanno portato la Polizia Locale ad una situazione critica. Secondo l’attuale normativa, gli agenti potrebbero essere addirittura 198. Si aggiunge l’età medio-alta degli attuali agenti che tutti i giorni viaggiano sulle strade comunali per mantenere il controllo del territorio. A fronte di una diminuzione del corpo in questi dieci anni del 26%, il numero del lavoro è, invece, più che raddoppiato. Il dirigente delle risorse umane il 27 settembre scorso ha pubblicato un avviso di mobilità volontaria per tre istruttori della Polizia Municipale. Dovrebbe essere in scadenza o in fase di valutazione. Bisogna però vedere quanti hanno presentato domanda e se accettano l’incarico. Forse sarebbe necessario un concorso.