Moria del Kiwi, l’amministrazione al fianco dei produttori per sostenere il settore

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Cambiamenti climatici e l’azione di agenti patogeni ancora non ben identificabili, stanno distruggendo le colture locali di Kiwi, una produzione importante per la Regione Lazio, per l’Agro Pontino e per la città di Aprilia. Un tema particolarmente caro all’amministrazione comunale e per questo nei giorni scorsi l’assessore alle attività produttive e all’agricoltura Carola Latini ha preso parte alla commissione consiliare della Regione Lazio per l’audizione dei produttori del settore. All’esito della seduta, l’assessore regionale al bilancio e all’agricoltura Giancarlo Righini, ha manifestato la disponibilità della Regione ad attivare la richiesta di calamità. “Nel tempo più volte gli operatori del settore hanno manifestato queste criticità – sottolinea l’assessore Carola Latini – che finalmente stiamo affrontando attraverso un dialogo serrato con i produttori e con la Regione Lazio. Dagli incontri che ho tenuto con i produttori locali, è emerso un quadro drammatico, con un calo della produttività che si aggira intorno al 50% e riguarda sia il kiwi giallo, sia il rosso e sia il verde, storico prodotto IGP del nostro territorio, dove è presente sin dal 1971. Non esiste un dato certo sulla diffusione delle piantagioni, ma si stima che ad Aprilia la superficie coltivata da kiwi verde si aggiri intorno ai 3000/3500 ettari, circa 1500 ettari coltivati di kiwi giallo e 500 ettari per il rosso. Numeri significativi, che bastano a comprendere l’impatto drammatico della moria del kiwi, dovuta a cambiamenti climatici e agenti patogeni ancora non facilmente individuabili e per la quale non esistono soluzioni. Anche per questa impossibilità di puntare sulla cura delle piantagioni, la Regione Lazio attraverso l’assessore ha dato disponibilità ad aprire la procedura per stato di calamità. L’amministrazione, pronta a farsi portavoce delle istanze degli agricoltori locali, sta lavorando per raccogliere i dati locali che serviranno alla Regione Lazio per avviare la procedura, proprio alla luce dei dati oggettivi che attestano l’emergenza in corso”. “Il raccolto degli agricoltori – aggiunge il Sindaco Lanfranco Principi – ci riporta un quadro della situazione quanto meno drammatico. Alla moria del Kiwi, si lega una crisi occupazionale senza precedenti legata al settore, un calo netto della produzione, dell’indotto e non ultimo, il rischio grave che senza soluzioni possa modificarsi la conformazione stessa del nostro territorio dove queste piantagioni, seppur importate, sono diventate ormai marca caratteristica delle nostre campagne. L’amministrazione, in particolare l’assessorato preposto, sono in prima linea per lavorare con gli enti preposti a tamponare l’emergenza dando ossigeno ai coltivatori attraverso la procedura dello stato di calamità e trovare soluzioni sul lungo periodo che arginino il rischio di veder venir meno la coltura più importante per il nostro territorio”.