NON PIU’ MONOPOLI NEI GRUPPI POLITICI ARDEATINI?

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Dopo il persistere dello stato comatoso della situazione delle discariche abusive nel territorio di Ardea e dei rifiuti in genere nonché, con accuse tutte da provare, di una nuova discarica abusiva scoperta in un fondo privato, un cittadino di Ardea sensibile ai problemi dell’ambiente ha pensato di ironizzare circa il disservizio della raccolta rifiuti ed il non provvedere in modo massiccio alla bonifica delle discariche nel territorio, nel quale si contano diverse discariche a cielo aperto rimaste ancora in essere, specialmente nei vari quartieri che coprono i 706 ettari delle Salzare, tra i quali la zona delle Acque basse, Monti del Lupo, via Laurentina, Monti di Santa Lucia, Valle di Santa Lucia, zona del Radiofaro, o l’area camping e terreni coltivati a floricoltura che si estende da via di Campo di Carne fino al confine di colle Romito e tratto di via Laurentina. Questo cittadino ha acquistato delle T-shirt e vi ha fatto stampare la sigla “D.A.R.C.A.” che è l’acronimo di “DISSERVIZI AMBIENTE RIFIUTI COMUNE ARDEA”. Purtroppo questa è una triste realtà del comune di Ardea dove spesso i cittadini locali e non solo ma anche camioncini abusivi di raccolta rifiuti, gettano rifiuti di ogni genere e in ogni dove. Un territorio nel quale neppure la municipale riesce a contrastare questo fenomeno malgrado l’impegno profuso, non ultimo con un sequestro di rifiuti di erba di cui le indagini sono in corso in collaborazione con il NOE dei Carabinieri, o rifiuti casalinghi di ogni genere abbandonati sotto i tralicci dell’antenna di Largo Genova, frutto di uno sgombero di appartamento sito nel comune di Roma i cui proprietari sono stati poi rintracciati e denunciati. Certo è che ritirarli velocemente non è compito della municipale, il cui ruolo comporta la segnalazione al settore dell’assessorato ambiente, che a sua volta dovrebbe sollecitare al ritiro la ditta concessionaria incaricata della raccolta. Le amministrazioni si susseguono, e ai cittadini ormai non sfugge il fatto che, sebbene ad ogni amministrazione di centrodestra tornino sempre gli stessi personaggi a gestire gli assessorati, insieme a questi tornino sempre gli stessi disservizi. Cui prodest? Ora, con la crisi politica in atto e l’assenza di due assessori che ricoprano ruoli importanti quali i servizi sociali e il settore demografico, sembra che il sindaco Cremonini, che ha denunciato in un recente consiglio comunale il non farsi tirare la giacchetta da nessuno, vorrà fare un rimpasto di giunta lasciando magari sempre gli stessi assessorati al gruppo consiliare che già li detiene, ma cambiando i personaggi. Questa rotazione garantirebbe anche maggiore trasparenza, come poi sarebbe previsto per legge, e forse qualcosa cambierebbe. L’unico rischio sarebbe forse il possibile intervento dei “capibastone” locali, che potrebbero far intervenire i propri referenti d’alto rango come il presidente della Regione On. Rocca, l’On. Aurigemma, i consiglieri regionali o assessori come Angelilli, Ghera ed altri.

Luigi Centore