Presto a risoluzione del “Complesso immobiliare di Lido delle Salzare”

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L’esposto al prefetto ha portato i suoi frutti con la contentezza dei villeggianti dei complessi immobiliari tutt’intorno.

Alcuni abitanti delle palazzine del tristemente noto Serpentone, quel complesso immobiliare abusivo confiscato dallo Stato perché dichiarato con sentenza passata ingiudicato abusivo, e trascritto nei beni comunali ormai in toto, terreno e quanto su di esso è stato costruito. Molti inquilini, dall’inizio della settimana, hanno visto alcune facce nuove girare e stazionare nell’area antistante la palazzina “D”. I nuovi ospiti, sarebbero giunti con un camper, che parcheggiano da giorni sul piazzale antistante gli ingressi della stessa palazzina semidistrutta, senza luce ne acqua, tanto è che mandano i bambini a riempire recipienti fino alla fontanella pubblica che sta sul Lungomare degli Ardeatini all’altezza dell’uscita di Via Bergamo. Gli occupanti delle altre palazzine dicono, che hanno già avvisato non solo i carabinieri del locale comando, ma anche quelli della tenenza di Ardea. Tenenza dove si sono recati alcuni abitanti del “Serpentone” per conferire proprio con il Tenente visto la sua disponibilità ed umanità nell’ascoltare le loro richieste di aiuto. Gli stessi abitanti delle altre palazzine, chiedono che vangano generalizzati affinchè si sappia chi sono e perché hanno scelto proprio Ardea per accamparsi in quella palazzina inabitabile e senza alcun servizio igienico sanitario e con discariche a cielo aperto tutt’intorno. Capire se dormono con i bambini nel camper o nel rudere della palazzina “D”, controlli che possono fare soltanto i carabinieri o la Municipale. Intanto dopo l’ennesimo esposto e diffida inviato da uno studio legale per conto di alcuni cittadini sia  al Prefetto di Roma, che al sindaco di Ardea ed al dirigente dell’ufficio tecnico, il Prefetto avrebbe dato da subito al sindaco ed al dirigente disposizioni per risolvere il problema rappresentato nell’esposto (anche perché non il primo). Con l’invito del Prefetto, il comune starebbe organizzando un censimento per aggiornare quanti e chi sono gli occupanti delle palazzine ormai proprietà comunale per predisporre l’allontanamento degli occupanti, oltre che presentargli il conto di quanto devono versare al comune per aver utilizzato gli appartamenti. Cifre che si aggirano fino ai quarantamila euro, lettere che già qualche mese fa sono arrivate ad alcune famiglie. Un’operazione che dovrebbe portare entro l’estate a tranquillizzare i villeggianti delle case che confinano con il complesso abusivo, oltre ai villeggianti che risiederanno nei complessi e residens che sono tutt’intorno. Il tutto per evitare che i villeggianti, possano trascorrere un’estate come quella del 2019, dove non passava sera che non erano costretti per schiamazzi e risse oltre che per il cattivo odore del fumo sprigionato dagli incendi delle discariche a chiamare le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco. Il procedimento burocratico, per bonificare ha avuto inizio e non può più essere fermato, sembra che si procederà con la tattica usata in passato dai due sindaci quale Carlo Eufemi e Luca Di Fiori, che imperterriti demolirono tre palazzine e resa inagibile un’altra la “D”, oltre ad aver demolito sempre nel complesso, dieci appartamenti occupati da rom e senza tetto in genere e successivamente allontanati da Ardea. Ma questa è altra storia. La storia di sindaci coraggiosi ed interessati al bene, alla tranquillità e sicurezza dei residenti e del paese tutto.

Luigi Centore