RIFIUTI: VERSO UN CONSORZIO PUBBLICO PER LA GESTIONE

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Il coordinamento dei sindaci della provincia lancia la proposta di una gestione pubblica di tre impianti per l’umido e di una discarica. Ma non saranno ad Aprilia

Intervista al sindaco Antonio Terra uno dei protagonisti di questa strategia e nel coordinamento dei “sette”

di Riccardo Toffoli

Un consorzio pubblico provinciale per gestire una discarica dei rifiuti e tre impianti per il trattamento dell’umido. È il percorso che stanno mettendo in piedi i sindaci pontini per chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno della provincia di Latina e non avere “sorprese” di arrivo dei rifiuti dall’esterno, specialmente da Roma. Aprilia fa parte del coordinamento dei “sette” che metterà nero su bianco questo progetto insieme al Comune di Latina, Formia, Pontina, Fondi, Maenza e Norma. In particolare ad Aprilia e Latina toccherà il compito di redigere il documento finale che sarà sottoscritto da tutti i sindaci della provincia di Latina. Ci sono tante certezze, tra cui quella di non avere la “discarica” nel territorio comunale. Ma abbiamo voluto approfondire di più con un’intervista al sindaco di Aprilia Antonio Terra che sta vivendo in queste ore frenetiche l’importante passo in avanti verso un nuovo corso provinciale della gestione dei rifiuti.

È la terza volta che vi incontrate come sindaci?  – “Guardi i sindaci si sono incontrati per la terza volta qualche giorno fa, ma il percorso avviato sulla gestione dei rifiuti parte da lontano. Abbiamo istituito un coordinamento di tutti i sindaci della provincia di Latina con l’idea di arrivare ad una gestione pubblica dei rifiuti. La politica deve assumersi le scelte e chiudere, come prevede il piano regionale dei rifiuti, il ciclo dei rifiuti all’interno degli ambiti provinciali. Noi rivendichiamo la volontà di queste scelte e stiamo predisponendo quelle che sono più idonee al nostro territorio”.

Perché una gestione pubblica dei rifiuti? – “La risposta è molto semplice. Il privato in questi anni ha dimostrato di avere un monopolio che i cittadini non possono più sostenere. I gestori degli impianti di umido non hanno tariffe imposte dalla Regione e hanno dei prezzi ormai insostenibili per le amministrazioni. Per gli impianti tmb faccio presente che il costo per tonnellata è salito da 82 del 2014 a 147 di oggi. Non è più sostenibile questo percorso. La gestione pubblica permette invece, di pagare unicamente in base al costo di gestione e ci sarà, quindi, un forte risparmio nella bolletta di tutti i cittadini della provincia. Inoltre abbiamo stabilito che un obiettivo importante da raggiungere è la bonifica dei siti inquinati. Quindi un capitolo importante sarà dedicato anche a questo aspetto per una maggiore tutela dell’ambiente”.

Come si interverrà? – “I Comuni si costituiranno in un consorzio. Poi la gestione del consorzio sarà discussione successiva. Questo consorzio gestirà tre nuovi impianti di umido e una discarica di servizio ad esclusivo utilizzo dell’ambito provinciale. Ma questo è solo il primo passo. La gestione di tutta la raccolta dei rifiuti, compreso il porta a porta, sarà gestita non più direttamente dai Comuni, ma dal consorzio stesso su modello di tantissime realtà del nord Italia che hanno dimostrato di funzionare benissimo in questi anni”.

In pratica la Progetto Ambiente sarà assorbita in questa nuova gestione?  – “L’idea è questa: creare una gestione unica di tutta la raccolta, anche perché ormai le realtà provinciali sono diventate molto virtuose e i livelli di differenziata sono molto avanzati”.

C’è già un’ipotesi di dove verranno localizzati questi nuovi impianti? La discarica? – “La prossima settimana (quando stiamo andando in stampa, ndr) abbiamo una nuova riunione del coordinamento dei sindaci dove verranno messe sul tavolo le proposte sulla localizzazione dei nuovi impianti. Al momento ci sono già delle ipotesi. Per quanto riguarda gli impianti che si occuperanno di umido, si è deciso di realizzare tre piccoli impianti dislocati tra il nord e il sud della provincia di modo da essere facilmente accessibili a tutti i Comuni. Quindi si prevede un impianto nel sud pontino e uno a Cisterna”.

Per la discarica? Lei ha assicurato che ad Aprilia non ci sarà alcuna discarica – “Lo ribadisco ancora una volta. Ho espresso la mia posizione all’interno del coordinamento dei sindaci. Il territorio di Aprilia ha già dato in termini di impianti. Tutti i sindaci sono stati d’accordo su questa impostazione. Quindi posso assicurare assolutamente tutti i cittadini di Aprilia che sul nostro territorio non sorgerà alcuna nuova discarica. Il sito della nuova discarica verrà presto individuato dal coordinamento ed è fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno della nostra provincia ed essere quindi completamente autonomi. Voglio anche dire alcune cose sulla discarica. Noi abbiamo in mente l’idea delle discariche di una volta, quelle nelle quali veniva gettato di tutto e di più. Frigoriferi, ferro, plastica, tessuti, guaine, cemento e più ne ha più ne metta. Oggi la discarica non è affatto così. I rifiuti sono trattati e ciò che rimane è solo un residuo di rifiuto che ha impatti veramente limitati”.