Per la bretella Cisterna-Valmontone previsti i lavori per il 2026
Nella commissione regionale lavori pubblici presieduta da Cosmo Mitrano il punto sulle due infrastrutture stradali fondamentali per lo sviluppo del territorio pontino
di Riccardo Toffoli
I lavori della bretella Cisterna-Valmontone partiranno nel 2026, per la Roma-Latina manca ancora la progettazione dell’ingresso su Roma mentre viene confermata la cancellazione del bypass di Aprilia, già annunciato precedentemente. In pratica il percorso della Roma-Latina ricalcherà il tracciato dell’attuale Pontina. È quanto emerge nella commissione lavori pubblici della Regione Lazio presieduta da Cosmo Mitrano e a cui è intervenuto il commissario straordinario per le due infrastrutture stradali, Antonio Mallamo.
LA BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE
I lavori sarebbero dovuti iniziare a gennaio 2025. Lo aveva annunciato proprio il commissario Mallamo in una riunione pubblica tenutasi il 30 novembre 2023. Nella commissione lavori pubblici che è stata voluta proprio dal presidente Cosmo Mitrano il 28 gennaio scorso per fare il punto su entrambe le infrastrutture, Mallamo ha spiegato che i lavori della bretella partiranno invece nel 2026. Per la Cisterna-Valmontone sono stati emessi i decreti di esproprio entro i tempi previsti, dopo un processo di partecipazione e aggiornamento dei prezzi che “ha permesso di arrivare a oggi con solo tre ricorsi. Sono state già acquisite 950 particelle su un totale di 1.100. Entro fine anno completeremo il progetto esecutivo. Procederemo dividendo l’opera in piccoli lotti, mediamente da 50, 60 milioni di euro, che potranno dar modo di partecipare alle piccole e medie imprese locali. I lavori procederanno in contemporanea su tutti i lotti”. Le gare e quindi l’avvio dei cantieri sono previsti nel 2026. La Bretella Cisterna-Valmontone è un’opera infrastrutturale che si attende da anni e di cui si parla almeno dagli anni ’90. Il tracciato definitivo era stato reso pubblico dall’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ad agosto 2022. Il progetto è del 2021, completamente rivisitato rispetto all’originario e prevede una spesa di un miliardo e 100 milioni di euro. Gli svincoli saranno a Campoverde dove si allaccia alla Pontina (poi Roma-Latina), Cisterna di Latina, Lariano e Labico. Pensata come un’autostrada, la bretella è stata declassata a strada extraurbana principale e quindi gratuita per tutti. Congiungerà la Pontina (poi Roma-Latina) all’autostrada del Sole a Valmontone e sarà estesa 31,5km permettendo così un facile collegamento del territorio pontino con l’asse autostradale.
LA ROMA-LATINA IN ALTO MARE
Differente la situazione per l’autostrada Roma-Latina dove, ha spiegato Mallamo, “è stato cancellato il progetto dell’inutile e costoso (680 milioni in più) bypass di Aprilia e si procederà sul tracciato attuale della Pontina. Una modifica importante che ha comportato un ritardo di un anno. Ho avuto informalmente incarico dal presidente della Regione, Francesco Rocca, e dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, di cominciare a lavorare per il proseguimento dell’autostrada verso il sud del Lazio e sull’ingresso a Roma, ma su questo non c’è stato ancora il decreto ufficiale e dunque non posso esprimermi. Per quanto riguarda l’allaccio a Roma, posso dire che c’è la massima disponibilità al confronto con comitati e amministrazioni locali, anche per quanto riguarda il trasporto pubblico che deve accompagnare l’opera”. Il progetto originario, infatti, prevedeva un bypass su Aprilia. Partendo da Tor de’ Cenci e dopo un’ansa a Pomezia, all’altezza di Casalazzara il tracciato avrebbe lasciato il percorso della Pontina per passare al largo di Aprilia. Tagliava quindi la borgata Fossignano, incrociando la Nettunense all’altezza di via dei Giardini. Quindi passava parallela a via dei Giardini fino all’area artigianale. Nella zona ci sarebbe stato casello per entrare ad Aprilia. All’altezza del Tuca Tuca, l’autostrada si sarebbe riallineata alla Pontina e all’altezza della Fiera di Campoverde avrebbe incontrato l’innesto con la bretella Cisterna-Valmontone. Antonio Mallamo, fin da subito, aveva annunciato una modifica del tracciato e già ad ottobre del 2023 aveva detto che il bypass su Aprilia sarebbe stato tolto. Ora, con il nuovo progetto definitivo, il tracciato della futura autostrada ricalcherebbe quello della Pontina. Quindi così com’è adesso. Questa modifica ha portato un rallentamento di un anno sulla marcia dei lavori. Ma il nodo principale riguarda l’ingresso a Roma per il quale non c’è, come ha detto lo stesso Mallamo durante la riunione della commissione, la progettazione. All’inizio era stato detto che la Roma-Latina sarebbe stata gratuita per i residenti del Lazio, questa notizia non è stata confermata durante la riunione.
COMITATI E M5S: “MEGLIO ADEGUARE LA PONTINA”
Gualtiero Alunni, portavoce del comitato No corridoio Roma-Latina e per l’occasione anche nel comitato contro la Cisterna-Valmontone ha ribadito, durante la commissione in Regione Lazio, la posizione delle due associazioni: “Ci sono criticità che non sono state risolte sulla bretella, per quanto riguarda l’autostrada non risolve il problema. Il nodo resta l’imbuto di Roma, meglio allora adeguare la Pontina e realizzare una metro leggera”. Il consigliere M5S Adriano Zuccalà ha espresso la sua posizione su un post sulla sua pagina facebook: “La Commissione appena conclusa ci ha messo di fronte a un’evidenza che denunciamo da anni: il progetto dell’autostrada Roma-Latina è insostenibile, da più punti di vista. È stato lo stesso Commissario straordinario ing. Mallamo ad ammettere di aver chiesto più tempo a Governo e Regione per ridisegnare un tracciato che presenta diverse criticità: innanzitutto la variante di Aprilia, 11 chilometri per 680 milioni di euro che deturpano il territorio e non presentano alcun vantaggio rispetto alla situazione esistente, ma soprattutto l’accesso a Roma. Questo progetto sta per compiere 30 anni, eppure nessuno ha ancora le idee chiare sul tema più importante: come si entra a Roma? Come pensiamo di rispondere alle esigenze dei pendolari, delle aziende, dei turisti se realizziamo un’opera così impattante sul territorio come un’autostrada senza risolvere il problema del traffico da e verso la capitale? È inaccettabile nel 2025 rinunciare a soluzioni più sostenibili per raggiungere Roma, città che sta andando nella direzione di una mobilità alternativa e della riduzione dell’ingresso di automobili: ciò che serve realmente è mettere in sicurezza il tracciato esistente della Pontina e investire su progetti alternativi come la metro leggera, il potenziamento delle stazioni ferroviarie, il proseguimento della linea B della metropolitana di Roma”.
GIOVANNINI (ITALIA VIVA): “APRILIA E’ LA VITTIMA SACRIFICALE. TRAFFICO MAGGIORE E CARICO AMBIENTALE PIU’ PESANTE”
A tuonare contro il taglio del bypass su Aprilia è Italia Viva che ha diffuso una dura nota stampa a firma del presidente provinciale Vincenzo Giovannini. “La realizzazione delle infrastrutture è una buona notizia ma c’è un fatto grave, -ha detto Giovannini- è stato eliminato il bypass, il tratto che permetteva di passare all’esterno di Aprilia, senza utilizzare il tracciato dell’attuale Pontina che taglia, di fatto, la città in due, tutto questo per un risparmio di 680 milioni di euro, senza considerare però che i benefici per la collettività, in termini economici sarebbero stati molto maggiori, nel corso degli anni. Questa è una decisione assurda, per decidere di fare quel bypass c’è stato un lavoro ventennale, che parte dal 2006. Sono state fatte conferenze dei servizi, sono stati interpellati Ingegneri e professionisti di molti settori, che hanno dato i propri giudizi e pareri favorevoli alla necessità dell’opera per il tratto di Aprilia. Il Bypass era stato fatto, per salvaguardare le attività commerciali, per tutelare la salute dei cittadini, per non congestionare il traffico. Facciamo un appello alle istituzioni regionali ma, in questo caso chiediamo anche un intervento diretto del nostro commissario cittadino, per favore ci aiuti, si interfacci con Mallamo e capisca le reali ragioni, esponga le nostre necessità e tuteli Aprilia. Noi, faremo la nostra parte, chiederemo di intervenire subito ai nostri rappresentanti a tutti i livelli, vogliamo capire bene perché, la ricaduta sul territorio, come hanno pensato di strutturare la cosa, come è arrivata questa decisione, il casello si farà lo stesso? E le opere di compensazione che erano state programmate? Ad esempio con via dei Giardini? i lavori previsti verranno fatti?”.
ASSENTE IL COMUNE DI APRILIA
Alla riunione era stato invitato anche il Comune di Aprilia ma non si è presentato nessuno.