Venerdì 16 agosto sul lago di Paola nella Proprietà Scalfati temi da geopolitica
DIEGO ZANDEL CI RACCONTA COME È CAMBIATO L’EST EUROPEO
A ‘Incontri a Borgolago’ lo scrittore fiumano analizza in ‘Balcanica’ i cambiamenti sociali, politici ed economici di una porzione d’Europa sempre in fermento
Tra l’Adriatico e il Mar Nero si estendono i Balcani. Non proprio lontano da noi. Eppure i Paesi che li compongono ci sono quasi sconosciuti, nell’intimo dei suoi tanti popoli, nella loro storia, nella loro letteratura. Si nutre, piuttosto, nei loro confronti una sorta di pregiudizio, che possa trattarsi di gente selvaggia, pericolosa. Le guerre nella ex Jugoslavia degli anni Novanta, l’eco delle atrocità commesse, l’odio che i popoli tra essi hanno espresso attraverso le armi e le cronache della ferocia (l’assedio di Sarajevo, il genocidio di Srebrenica, la lunga battaglia di Vukovar, i tanti crimini di guerra) sembravano confermarlo. E, precedentemente, la presenza di certe dittature particolarmente rigide e chiuse come quella di Enver Hoxha in Albania o di Nicolae Ceausescu in Romania con il lascito, alla loro caduta, di migranti che, arrivati in occidente, sono stati identificati nello stereotipo di delinquenti, ha finito col dare dei Balcani, di quei paesi e di quelle genti, un’immagine non proprio rassicurante. Ancora, la situazione della Grecia dei colonnelli, la Cipro divisa, il Kosovo dalla situazione esplosiva… Ma tutti noi sappiamo che la realtà ha molte sfaccettature e che quella che più emerge non significa che sia l’unica ed è raccontata da un narratore d’eccezione come Diego Zandel, fiumano di origine, profugo dopo le purghe titine, greco d’adozione e gitano mediterraneo nell’animo.
Ecco alcuni temi che verranno affrontati venerdì 16 agosto alle 18.30 nella rassegna Incontri a Borgolago col talk show che prende il nome dal saggio scritto da Diego Zandel, scrittore e giornalista, ‘Balcanica’, dove vengono passati in rassegna gli Stati dell’Est europeo attraverso la narrativa e i suoi autori, letterari e cinematografici.
L’autore, profugo fiumano, che ha conosciuto la cacciata dalla terra d’origine, ha sempre trattato la tematica delle purghe titine, le lotte partigiane con le sue contraddizioni, la verità storica e sociale della II Guerra mondiale. Infatti, all’interno dell’incontro verrà anche presentato il libro ‘I testimoni muti’, che racconta quel terribile periodo storico e personale. infatti ecco le foibe, l’esodo giuliano-dalmata, l’esilio, gli odi e i pregiudizi politici: ricordi personali e storia s’intrecciano sul filo di una memoria personale che si fa pagina di storia collettiva. La voce narrante è quella di un bambino nato in un campo profughi, cresciuto in estrema povertà circondato dal silenzio doloroso degli adulti; sarà l’incontro con un uomo, un testimone muto della tragedia a condurlo verso una nuova consapevolezza delle sue radici e della sua storia. Un libro che non concede sconti e getta uno sguardo scomodo sugli avvenimenti seguiti al 1947 e al Trattato di pace di Parigi, nel tentativo di riannodare un filo spezzato dagli estremismi del secolo scorso dando voce a quanti soffrirono quei drammi, e nella speranza di far conoscere a tutti una materia spesso considerata d’altri.
L’incontro è a ingresso libero e si svolgerà presso il lago di Paola nella Proprietà Scalfati in via dei Casali di Paola, 6 a Sabaudia. Il romanzo vede i saluti di Anna Scalfati, e sarà moderato dai giornalisti Gian Luca Campagna e Annalisa Muzio, presidente dell’Ass. Minerva. Alla fine della presentazione del libro verrà offerto un aperitivo, offerto da La Bottega dell’Orto e Strade del Vino.
12.08.2019. Comunicazione Agenzia Omicron
Foto incontro a Borgolago 9.8.2019
(pagina e foto a cura di Gianfranco Compagno)