Servizi sociali: preferite le luminarie o l’istruzione per bambini poco abili disabili ?

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Il sindaco Fabrizio Cremonini

 

Il sindaco Fabrizio Cremonini

di LUIGI CENTORE

Dopo aver assistito al consiglio comunale di ieri, il cui argomento più importante era trovare i soldi per i bambini meno abili delle scuole di Ardea affinché continuino ad avere assistenza scolastica di sostegno, chiedo al sindaco, ai vari assessori, ai consiglieri ed al dirigente preposto se sia possibile stornare il denaro necessario per ottenere le ore di sostegno utili ai bambini dalla spesa per allestire le luminarie natalizie, sempre facente capo all’assessorato a servizi sociali, turismo e spettacolo, e che da determina dirigenziale risulta che costerà alle casse comunali euro 68.729,92. Del resto se ne avrebbe il grande vantaggio di non spendere soldi per cose futili per poi magari lasciarle per incomprensione tutte posizionate sulla piazza di Ardea, ma impegnarli per cose più importanti, ovvero permettere a questi bambini di avere il sostegno scolastico che spetta loro di diritto. Certo va detto che il settore è sempre quello dei servizi sociali, per cui non dovrebbero esserci problemi, visto che spostandoli in favore dei bambini questi soldi verrebbero spesi per azioni ben più utili di luminarie che probabilmente, come è sempre accaduto in passato, verrebbero piazzate davanti casa di questo o di quello, o sull’una o l’altra strada come richiesto dall’amministratore di turno. Grazie ad un simile gesto la stessa assessora ne guadagnerebbe in benevolenza e prestigio, poiché chi non sarebbe d’accordo nel favorire gli studenti con disabilità e le loro famiglie? Del resto lo scorso anno con altro assessore le luminarie che hanno fatto effetto furono installate tutte sulla Rocca di Ardea, dove illuminarono a giorno la piazza a discapito del resto del territorio. Per il resto si contarono solo alcuni festoni illuminati che nulla illuminarono, posizionati lungo viale Tor San Lorenzo e che non fecero neanche un buon effetto. Eppure si spesero all’incirca gli stessi soldi previsti anche per il prossimo Natale. Quest’anno, considerando la difficoltà di reperire soldi per i bambini meno abili, stornare i soldi delle luminarie sarebbe per molti cosa buona e giusta. Del resto in tutti i paesi la maggior parte delle luminarie vengono installate dai commercianti, ed inoltre avremmo rispetto per tutte le religioni, anche per quelle che non hanno il Natale come in Italia. Ormai l’Italia è multietnica, forse anche troppo, per cui i commercianti della Rocca si potrebbero illuminare la piazza e l’ingresso di Ardea come hanno fatto con luci e striscioni per l’ultima festa organizzata sulla Rocca. Idem i commercianti di Viale San Lorenzo partendo dal fosso della Moletta fino all’ingresso delle case IACP dove è l’ufficio postale. Ma che tutto venga organizzato da un comitato della zona. Del resto il comitato di quartiere della Nuova California tutti gli anni con soldi raccolti dai privati e i finanziamenti dal Comune (che quest’anno ha impegnato per loro con determina 17 mila euro) organizza una bellissima festa in onore del Santo Patrono. Perché non farlo anche per le luminarie? Mentre con quei circa settantamila euro si farebbero felici tanti studenti poco abili e le loro famiglie.