SI ACCONTENTERA’ LA CONSIGLIERA ANTONELLA PASSARETTA DELLA DEMOLIZIONE DELLE SBARRE AL CONSORZIO LIDO DI TOR SAN LORENZO PER RESTARE FEDELE A SAVARESE E NON TRASFERIRISI CON IL GRUPPO DEL FUTURO CANDIDATO A SINDACO LUCIO ZITO?

655

 

A PORTARE ALLA LUCE I MALUMORI GRILLINI ANCORA UNA VOLTA  ANNA MARIA TARANTINO, MAURICE MONTESI  E FRANCO MARCUCCI

Pres. Lucio Zito

 

Antonella Passaretta

Sempre più spaccato il M5S di Ardea, sempre più ad un angolo il sindaco Mario Savarese, sempre più scontro COME  “galli sudamericani” tra il presidente del consiglio  Lucio Zito  e Mario Savarese, una lotta in sordina solo per dare l’impressione che sono tutti un’anima ed un corpo. Il motivo del contendere è la candidatura a sindaco per un movimento ormai allo sbando e ridotto ai minimi termini e in tutto questa lotta fratricida ci va di mezzo il popolo, anzi no, i consorziati della “Sbarra” ovvero del consorzio Tor San Lorenzo Lido che questa mattina si troveranno gli operai incaricati dall’amministrazione comunale  di tagliare le sbarre ed i cancelli d’ingresso, lasciando libero  il passo all’interno.  Un’operazione che parte sotto la campagna elettorale più che per il rispetto della legge, è per la paura di perdere aderenti al proprio gruppo. Se ciò non avviene  la presidente della commissione speciale trasparenza sui consorzi la consigliera grillina Antonella Passaretta commissione che non ha brillato e che non ha ad oggi ancora risolto nulla di quello che erano il cavallo di battaglia del M5S,   potrebbe far si che la Passaretta, aderisca al gruppo Zito abbandonando il sindaco Mario Savarese che perderebbe potere e forse sarebbe anche costretto a dimettersi. Dimissioni non tanto campate in aria in quanto il grosso dei consiglieri che fanno capo non solo a Zito   ed al  consigliere Sandro Caratelli che non ne fa mistero per de troneggiare  Savarese. Ed in tutta questa storia chi ci rimette sono i consorziati che si vedranno tolti le sbarre lasciando libero l’accesso ed il consorzio allo sbando ed all’anarchia del libero passaggio.

Luigi Centore