Si chiude la prima giornata della Regione Lazio a TUTTOFOOD

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per promuovere l’agroalimentare di qualità tra “tradizione e innovazione”

La prima giornata dell’ottava edizione di TUTTOFOOD si è chiusa con il successo della Regione Lazio, presente con due stand (Hall 1 – stand L13-M22 e U20-T14) nel Nuovo Polo Fieristico di Milano dall’8 all’11 maggio 2023. L’agrifood del Lazio è in vetrina con 27 produttori di eccellenze regionali e con i distributori dell’intera filiera.

C’è stata una grande affluenza di pubblico e di buyer internazionali, dall’Europa alla Cina e il Giappone. Uno dei produttori già nelle prime ore di apertura della mostra ha ricevuto delle ordinazioni da quattro dei più grandi buyer esteri del suo settore.

I numeri sono importanti. TUTTOFOOD di quest’anno è la prima edizione post-pandemica ed è incentrata sulla sostenibilità, con oltre 2500 brand in rappresentanza di almeno 35 Paesi e oltre 700 importatori. È in questo contesto che la Regione Lazio valorizza il settore food con le sue tante eccellenze e lo straordinario lavoro dei “maestri del gusto” presenti sul territorio, nel solco della tradizione e dell’innovazione.

“Le Istituzioni devono creare le condizioni perché le nostre aziende siano competitive dove già lo sono e lo diventino dove non lo sono” ha dichiarato Giancarlo Righini, Assessore regionale al bilancio, politiche agricole, pesca, parchi e foreste “il Lazio è un mix di produttori già ben affermati e di piccoli produttori, che devono essere accompagnati a una migliore organizzazione. Il settore agrifood è estremamente importante perché è l’unico bene non delocalizzabile, che appartiene alla nostra economia“, quindi strettamente legato al territorio, ”e ha una qualità dei prodotti difficilmente riscontrabile in qualsiasi altro paese del mondo, con una filiera di eccellenza e dei controlli puntuali”.

Questa eccellenza e questa filiera controllata si traduce in 6,3 miliardi di fatturato l’anno, pari al 6% dell’agrifood nazionale. Numeri importanti per il settore agrifood del Lazio, che ha coniato il marchio di certificazione regionale “Natura in Campo – i prodotti dei parchi”, pensato per la valorizzazione agroalimentare sostenibile e tradizionale proveniente dai territori delle aree naturali protette e dai siti Natura 2000. +++