L’assessore Marchitti: “Mi sono trovato senza risorse e senza programmazione”
Appena 20 mila euro stanziati dalla precedente amministrazione per coprire interventi così delicati per tutto l’anno
di Riccardo Toffoli
“Disinfestazione, derattizzazione e deblattizzazione? Risorse poche e senza programmazione”. Quando si è insediato il nuovo assessore all’ambiente Vittorio Marchitti si è trovato con quattro spicci per un fenomeno molto delicato che incide profondamente sull’igiene e la salute dei cittadini. Circa 20 mila euro per tutto: contrastare il proliferare di blatte, il girare di ratti e, se ancora ci fosse qualche euro, contro le zanzare. “Mi sono trovato un accordo quadro -ci ha spiegato Marchitti- all’interno del quale è stato stipulato con una ditta, un contratto per interventi da farsi prioritariamente presso gli edifici pubblici e le scuole. Siamo intervenuti subito. E grazie alle economie, siamo riusciti a rimpinguare il capito di altri 13 mila euro per poter ampliare questo tipo di interventi in una vasta area della città. Ma posso assicurare che non sarà più così. Dal prossimo anno si programmerà tutto e si faranno tre interventi come fanno del resto tutte le città, a partire da marzo”.
UNA QUESTIONE IDEOLOGICA CHE NASCONDEVA IL “TAGLIO” ECONOMICO?
La precedente amministrazione civica ha sempre sostenuto la propria contrarietà ad interventi massicci del genere lasciando praticamente che i cittadini in alcune aree sensibili della città, e negli ultimi anni anche nel centro urbano, fossero invasi da zanzare e blatte nel periodo estivo con gravi disagi che si manifestavano in lamentale e segnalazioni. Con il tempo, vista l’assenza dell’amministrazione, i cittadini si sono organizzati come meglio potevano e hanno iniziato a chiamare ditte private per interventi nei propri lotti. Così è successo che ognuno facesse come gli pareva senza un intervento d vasta portata a monte e forse, per buona pace degli ambientalisti più incalliti, con anche un maggior inquinamento nell’aria. Alcuni condomini sono stati costretti a correre ai ripari con interventi di urgenza contro le blatte in orario mattutino. Lì creando ovviamente più disagio. Ma del resto come si poteva fare? “L’urgenza è urgenza -dice l’assessore- bisogna prevedere e programmare per non arrivare all’emergenza”. Nonostante avessimo denunciato il problema con i vari assessori che si sono succeduti, nulla è cambiato nel corso degli anni. Il nuovo assessore conferma però, che dietro alla visione ambientalista si nasconde il “taglio economico”: 20 mila euro tutto l’anno per contrastare topi, blatte e zanzare. Una cosa insignificante per una città di 80 mila abitanti e un territorio più ampio di quello di Milano.
“SI POSSONO USARE PRODOTTI NON INQUINANTI SE SI PROGRAMMA”
“Se si programma per tempo come faremo il prossimo anno, si possono utilizzare prodotti non inquinanti che non vanno di certo ad eliminare del tutto topi, blatte e zanzare ma almeno se ne riduce il numero”. Interventi sui topi non sono impattanti perché si fanno nelle fognature. Sono più impattanti gli interventi con l’atomizzatore. Quello per intenderci che impone la chiusura delle finestre quando passa ed entra in azione. Ma a questa soluzione non si arriva se si programma per tempo. I larvicidi sono meno impattanti perché si va a limitare la prolificazione delle zanzare. Dal prossimo anno questo tipo di interventi sarà programmato a partire da marzo e per tre volte sulle strade comunali. Questo limiterà fortemente il fenomeno”.
UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE
Oltre a questo, fa presente l’assessore, serve una campagna di sensibilizzazione per evitare che i cittadini stessi creino le condizioni per la prolificazione delle zanzare. “E’ tutto inutile se poi i cittadini non fanno la loro parte” – continua Marchitti. “Andremo a fare degli incontri quartiere per quartiere e se fosse necessario condominio per condominio -ci anticipa- per spiegare le buone pratiche necessarie per contenere il prolificare delle zanzare”.
BOX: “PIU’ CONTROLLI SUL PORTA A PORTA”
La campagna di sensibilizzazione sulle zanzare, sarà parallela a quella sui rifiuti. Toppi rifiuti buttati per strada e un generale abbassamento della guardia sulla differenziata viene registrato dagli uffici che lottano quotidianamente con segnalazioni di marciapiedi, anche in centro città, dove si sversa di tutto: sacchetti, umido e plastiche varie. “Non è una sola questione di decoro -ci dice Marchitti- non mettere nei mastelli le buste, comporta problemi di natura igienica che vanno ad incidere sull’aumento delle blatte e dei topi ad esempio”. Sono già partiti i primi incontri con gli amministratori dei condomini esposti nelle vie dove la problematica è più sentita. “Chiediamo intanto il rispetto del regolamento comunale che prevede di trovare un’area interna ai condomini per il deposito dei mastelli. E questo già evita il degrado che vediamo in certi marciapiedi. Poi la Polizia Locale sta avviando una serie di controlli sul territorio che oltre a verificare il corretto svolgimento della differenziata, va a monitorare anche la Tari. Oggi abbiamo fatto un controllo sui sacchetti neri gettati come indifferenziato. E i dati sono significativi: il 60% del contenuto può essere differenziato. Bisogna incidere su questo e lo si deve fare con controlli più serrati”.