Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una signora il cui figli frequentano Istituto comprensivo Ardea tre. La lettera in originale è firmata
Alla cortese attenzione del direttore de “Il giornale del Lazio” www.giornaledellazio.it
Lettera aperta
Gentilissimi Signore e Signori, questa mia lettera per rendere noto lo sconforto degli abitanti di questo territorio, adulti e bambini.Sicuramente questo periodo è stato buio per tutti e molto difficoltoso eppure i nostri bambini sono sempre rimasti con il sorriso sulle labbra e gli occhi che brillavano.
Per fortuna si riuscirà, spero vivamente, a riaprire le scuole per tutti i gradi e con tutte le accortezze che le linee guida ci danno da esempio per cominciare un nuovo anno in sicurezza perché il diritto all’istruzione va difeso con tutte le forze.Ad oggi 10 Settembre però, sette giorni prima dell’ipotetico inizio della scuola noi genitori con prole a seguito non sappiamo come dovremo organizzare la nostra vita, il nostro lavoro e la vita di tutti i nostri bimbi.Sapete, noi genitori siamo stati molto, molto comprensivi e abbiamo atteso con calma, composti e in silenzio ma non è più il tempo di attendere, questo è il momento di agire di diventare più forti di prima perché aspettare è facile, tutto il resto è questione di coraggio.Non una parola dal Comune, non una parola dalla Scuola… insomma il silenzio del lockdown è rimasto sospeso per tutti noi, non una voce di corridoio… niente.Sappiamo che siete al corrente di tutto ciò che accade, delle condizioni delle scuole e di quant’altro ma a noi quando le dite le cose?
Quando ci parlate?
Quando direte ai bambini che possono rivedere i compagni e le maestre?
Vedete, Cari Signori, qui i Signori siamo noi che ci fidiamo di quello che ci dite ma sbagliamo a quanto pare, non dovremmo stare in silenzio.
Il Sindaco di questo paese non dovrebbe starsene seduto ad osservare il popolo che arranca, non dovrebbe stare seduto ad osservare adolescenti che aspettano pullman sul ciglio della strada sotto l’acqua in una mattina piovosa senza una pensilina che gli spetterebbe di diritto con la speranza comunque di arrivare a scuola e non essere scaricati in mezzo alla strana perché il mezzo ha preso fuoco.Il Sindaco non dovrebbe stare seduto ad osservare le scuole che cadono “letteralmente” a pezzi dando ai Dirigenti Scolastici il libero arbitrio pur sapendo che non ci arriveranno mai a fare tutto con i pochi danari che contengono le loro casse.Strutture fatiscenti, tubature che scoppiano, fognature che traboccano, pensiline che crollano, vogliamo parlare di fili scoperti, mobili non fissati a muro, bagni non funzionanti…
Di cosa vogliamo parlare?
E’ normale che poi le persone siano indignate…ma non solo con il comune, anche con la scuola.Dirigenti scolastici di passaggio, poco presenti che si affidano ad una vecchia guardia che si sistema i propri orticelli spesso a discapito dei bambini, ma le cose Cari Signori prima o poi vengono a galla.
La scuola è un perno importante della comunità, è quella cosa che forgerà i nostri e i vostri figli, che li immetterà nel mondo nonostante tutto e tutti e Voi avete l’obbligo morale di rendere la scuola un organo dignitoso e fiero di essere chiamato tale ma così ora non è, siete riusciti a far diventare una barzelletta anche una cosa cosi importante, anche se poi fondamentalmente tutto è importante. Credetemi quando vi dico che è avvilente sentire voci che dicono quanto sia bravo quel Sindaco piuttosto che quell’altro, quanto sia efficiente quel comune piuttosto che quell’altro, quanto quella scuola dia tutto a tutti e quanto funzioni bene il Consiglio di Istituto.
Qui, ad Ardea, un paese che conta quasi 50 mila abitanti avremmo potuto avere tutto, essere un fiore all’occhiello, abbiamo il mare, gli spazi, tante scuole e molto altro eppure non siete riusciti ad essere delle brave persone e dei bravi cittadini, vi dovreste vergognare per l’incapacità che avete di governare e ci dovremmo vergognare anche noi perché siamo un popolo di pecore.
Anche durante questo periodo siete e siamo riusciti a dare il peggio in una situazione che di meglio non aveva nulla….il silenzio sotto tutti i fronti.La scuola ci ha abbandonati e se ha lavorato lo ha fatto in sordina senza però informare gli organi interni e gli organi competenti quindi tutto ciò che dice di aver fatto lascia il tempo che trova, non una notizia ne un cenno.Beh, che devo aggiungere, ci hanno informato che la scuola sarebbe ripartita il 14 settembre e di conseguenza genitori con permessi presi, ferie ecc…ed eccoci all’ennesima beffa, si sono ricordati che nel mezzo della riapertura scolastica le elezioni saranno un perno importante per la nostra comunità.
Chi pagherà per questa dimenticanza?
Sempre la fascia più debole, i nostri bambini e i nostri ragazzi, scuola rimandata al 24 Settembre ma anche questa volta senza modalità d’entrata, orari e certezze… però ci garantiscono che tutto andrà bene.Dobbiamo andare avanti a parlare o possiamo iniziare questo anno scolastico sapendo come inizierà aspettando il giorno prima?
Cari Signori da adesso sappiate che non passerà più nulla, saremo il vostro incubo peggiore.
Lettera Firmata