UNA TARGA PER VITTORIO CASONI AL PARCO DI VIA DEI MILLE

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di GIANFRANCO COMPAGNO                                                                                        DA UNA RICHIESTA DI GIANNI BATTISTUZZI (LA CITTÀ DEGLI ALBERI) DEL 2014)

Interventi di Gianni Battistuzzi – presidente Associazione “la Città degli Alberi” e di Ettore Casoni, figlio maggiore di Vittorio (1919-1992)

A VITTORIO CASONI CHE CON ACQUA E AMORE                                                               CI HA DONATO LA MUSICA DI QUESTI ALBERI                                                      CAREZZATI DAL VENTO.  09/10/1919 –  14/02/1992

LETTURA A CURA DI ETTORE CASONI, FIGLIO MAGGIORE DI VITTORIO (1919-1992)        UNA STORIA MINORE.

Voglio raccontarvi una storia minore, di quelle cui non ci si fa caso, spesso considerate insignificanti, di poco peso. E’ una storia personale, e per me è una storia importante. Desidero oggi rendervi partecipi.Sapete ormai tutti quanto tenga agli alberi, ma dove nasce tale amore ? lo so con certezza, non dove è nata la mia passione per gli alberi e la terra in genere, quella penso sia scritta nel mio DNA – sono sicuro che nella mia vita precedente facevo il contadino -, ma dove ho deciso di dedicarmi con passione alla protezione di questi esseri meravigliosi. Esseri , ho detto,perché vivi !

Poco dopo la nascita di mio figlio, ho passato almeno, almeno un paio d’anni a portarlo a spasso con la bicicletta per tutte le vie di Aprilia e una tappa d’obbligo era il parco di via dei Mille. Gli alberi erano stati piantati da poco, ancora erano aiutati nello stare dritti dai tutori; erano come i piccoli alla nascita vogliosi di crescere e pieni di energia, ma alle volte notavo che avevano sete. Non c’era nessuno che si prendeva cura di annaffiarli, o meglio, per fortuna c’era un vecchietto pensionato, che arrivava al mattino o alla sera con la sua vecchia bicicletta, e gli dava l’acqua. Lo conoscevo questo signore, era il papà del mio migliore amico, che purtroppo da poco tempo non c’era più colpito da un male che allora non dava scampo. Quante chiacchierate ho fatto con questo signore. Era un signore di vecchio stampo, un grande burbero, di vera, sincera, profonda fede socialista, e senza che nessuno gli avesse detto qualcosa si era preso cura l’impegno di innaffiare quegli alberi. In certi periodi il Comune gli dava un minimo compenso, in altri periodi no, ma per lui era lo stesso …. avrebbe sempre innaffiato quegli alberi, ed ha sempre innaffiato quegli alberi…fino alla fine dei suoi giorni. Lo faceva così, mi diceva, perché era giusto si facesse, perché gli alberi sono di tutti, oggi si direbbe “sono un bene comune”. Ho anche saputo che prima di passare al parco di via dei Mille, col secchio innaffiava quelli dell’area verde di via Marco Aurelio dove viveva.

Questa storia ho voluto raccontarvi perché, è vero che è giusto pretendere dall’amministrazione, che aumentino le aree a verde e siano piantati alberi, ma altrettanto vero deve essere l’impegno di tutti nel rispettarli e nel curarli se ammalati, nel dargli da “bere se hanno sete”, soprattutto non ucciderli !

Mi fa tristezza oggi vedere il gran poco rispetto che si ha per gli alberi, che vengono considerati “arredo urbano”, “maltrattati”, ”abbattuti” perché hanno il brutto vizio di crescere, di sporcare con le foglie quando cadono in autunno, di “seminare” pollini in tarda primavera, di nascondere con il fogliame la luce dei lampioni, di invadere con le radici i marciapiedi senza sapere che se piantati su pozzolana invece che terra e che se alla base invece di terra nuda c’è cemento o betonelle o catrame non hanno altra soluzione per crescere!

Ho voluto raccontarvi questa storia perché oggi a parte i tre cedri rimasti di via Marconi e quelli dei giardinetti dietro le banche se vogliamo trovare al centro dei grandi alberi, dobbiamo andare al parco di via dei Mille: quegli alberi ci sono, non solo perché sono stati piantumati dalla amministrazione, ma per la cura e l’amore che il pensionato Vittorio Casoni ha avuto per innaffiarli quando erano piccoli, oserei dire che li ha “allevati”.

E’ intenzione del Comitato “per la città degli alberi” in occasione della giornata nazionale degli alberi, il 21 novembre, manifestare riconoscenza a Vittorio Casoni con una targa in prossimità dell’ingresso del parco di via Mille (oggi Falcone e Borsellino), e proporre all’amministrazione di intitolare a lui il parco di via Marco Aurelio, ad un uomo che senza far rumore, ci ha donato la musica che solo il vento sa creare quando incontra le fronde degli alberi.                                                                                                            Associazione “la Città degli Alberi” -Gianni Battistuzzi – presidente